“Quanto più mi piace fare qualcosa…”

Inauguriamo la nostra serie di interviste con un caso clinico davvero interessante, propostoci dal dott. Silvio Zagari e che pensiamo catturerà l’interesse sia dei colleghi oculisti che del pubblico del web.

La nostra rubrica “Vi racconto una storia… ” viene inaugurata con un’intervista al dott. Silvio Zagari, un oculista che ha fatto proprio il detto “Quanto più mi piace fare qualcosa, tantomeno la chiamo lavoro”. 

Dott. Silvio Zagari, come ha scelto il suo percorso formativo in Oftalmologia e quale è il suo profilo professionale attuale?

Dott. Silvio Zagari

“Sono un chirurgo vitreo retinico, che esercita in regime privato. Attualmente dirigo una clinica oculistica ad Acicastello (CT), con reparto oculistico in regime privatistico e in convenzione. Sono anche consulente per chirurgia vitreo retinica in altre cliniche siciliane, dove vado regolarmente ad operare. Il mio percorso formativo è stato lungo e difficile, ma la mia scelta dell’oftalmologia è stata la più naturale della mia vita.
Mio padre era oculista e primario di un noto ospedale a Catania e, inoltre, aveva già costruito e fondato la clinica che dirigo per cui per me la scelta è stata molto naturale. Sfortunatamente morì giovane, quando io avevo solo 22 anni, per cui il mio percorso formativo è stato difficile, e se sono arrivato in alto è stato anche merito di altri grandi professionisti che mi hanno aiutato nella formazione.

Ho iniziato a effettuare interventi di cataratta col dott. Fichera, ovvero il primo aiuto di mio padre all’ospedale Cannizzaro, che successivamente – diventato il nuovo primario – mi ospitò come fossi a casa.
Ho appreso le basi della chirurgia vitreo retinica dal mio maestro a cui devo tutto, il prof. Alfredo Reibaldi che mi ha “adottato”, sia professionalmente che umanamente, in tutto il mio percorso formativo ed anche oltre. Il suo insegnamento mi ha trasmesso più di 40 anni di esperienza sulla chirurgia vitreo retinica e anche tanti valori a cui penso ogni giorno durante il mio lavoro.
Ho imparato molto anche dalla mia fellowship estera a Chennai in India, che è durata alcuni anni, dal Prof.Amar Agarwal dove sicuramente ho fatto un grande passo avanti nella chirurgia complessa. Successivamente, ho appreso tanto anche dalle esperienze in numerose missioni umanitarie in Africa e in Nicaragua con associazioni ONLUS, di cui ancora oggi faccio parte e a cui continuo a dare il mio contributo.
Alla fine, mi sono costruito pian piano con numerose difficoltà, ma non dimentico mai le mie origini e le persone che hanno contribuito nel portarmi avanti nella mia carriera e nella mia vita.

 Ci racconta un caso clinico inconsueto o particolarmente complesso, che è riuscito a gestire e risolvere?
Vi racconto di un caso rarissimo che ho trattato da poco: paziente giovane che si presenta con un quadro di neuroretinite subacuta monolaterale, con lieve edema della papilla ottica, quadro di vitreite lieve e piccole lesioni focali retiniche e lieve calo del visus.
Eseguendo esame fluorangiografico, OCT e esame del fundus viene messa in evidenza la presenza di piccolissimi nematodi nello spazio sottoretinico, in corrispondenza delle zone infiammate.
Il paziente racconta una storia di lunga permanenza in Perù e, a seguito di febbre alta, è comparsa la sintomatologia oculare dopo molte settimane.
I piccoli vermi riuscivano velocemente a migrare verso le altre zone retiniche, per cui la paura era che coinvolgessero a breve la macula.
La diagnosi è stata una infestazione da Toxocara Canis, in accordo e con la cooperazione degli infettivologi.
Abbiamo istaurato terapia medica con Albendazolo e, a livello oculare, mi sono basato su alcune pubblicazioni dove fotocoagulavano i vermi con l’Argon laser. Vedi ad esempio Worms in the Eye: DUSN (reviewofophthalmology.com)
Per cui ho eseguito più sedute di Argon focale e terapia medica generale per eradicare le uova.


Il paziente ha avuto un netto miglioramento immediato e il quadro si è ristabilito con un visus di 10/10.

Dottore Zagari, qualche suggerimento per i giovani colleghi che cominciano il loro percorso in Oftalmologia.
La nostra specializzazione è una meraviglia. Un cocktail di chirurgia complessa, tecnologia, clinica e medica. Posso solo consigliare ai giovani di non fermarsi mai, di non accontentarsi mai di una posizione economica rapida, semplice e sicura… e di non smettere mai di imparare, di essere dediti e pronti al sacrificio, di mettersi in gioco e di vivere il proprio lavoro come una cosa bella e naturale, mai come un obbligo. C’è un detto che dice: “Quanto più mi piace fare qualcosa, tantomeno la chiamo lavoro”. Ed è questa la filosofia per fare bene quello che abbiamo scelto di fare.

Nella rubrica “Vi racconto una storia…”

Info redazionali

La nostra rubrica è aperta a tutti gli oculisti che sono interessati a raccontare un caso clinico ai colleghi e al nostro pubblico del web.

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Per approfondimenti

Bibliografia

https://www.reviewofophthalmology.com/article/worms-in-the-eye-dusn
https://eyewiki.aao.org/Diffuse_Unilateral_Subacute_Neuroretinitis_(DUSN)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2892138/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/5423800/
https://retinatoday.com/articles/2019-oct/as-the-worm-turns
https://www.aao.org/education/image/worm-in-eye-diffuse-unilateral-subacute-neuroretin

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