“Viaggiare tanto per imparare…

“… , e non ancorarsi o mettere subito radici”: il consiglio della giovane oculista protagonista della nostra intervista.

Dott.ssa Federica Fossataro

A “Vi racconto una storia…” ospitiamo una giovane e brillante promessa, “al femminile”, in ambito retina medica e chirurgica: Federica Fossataro. La dottoressa Fossataro  ci ha già onorati della sua collaborazione nella nostra ultima monografia dedicata alla DMLE e adesso ci racconta il suo percorso professionale e la sua prima esperienza – coronata da successo – in un caso complesso di chirurgica vitreo-retinica.

Una brevissima presentazione: chi sei oggi e come hai scelto la tua strada in oculistica

Attualmente sono  dirigente medico oculista presso l’Ospedale Oftalmico, ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano diretto dal dott. Stefano de Angelis e mi occupo in particolare delle malattie della retina. Da quest’anno, inoltre, faccio parte del gruppo di chirurgia vitreo-retinica dell’Oftalmico, sotto la guida del Dott. Matteo Cereda.

Ho iniziato a frequentare la clinica oculistica dell’Università di Napoli Federico II, dove in particolare mi sono occupata di retina medica e di angiografia OCT. Undici anni fa, l’Angiografia OCT rappresentava per tutto il mondo oculistico una novità e quando mi fu affidato lo studio della retinopatia diabetica mediante Angiografia OCT ne sono subito rimasta entusiasta e da lì è nata la mia passione. Dopo 4 anni di tirocinio in oculistica, ho superato il concorso nazionale e scelto di restare nella scuola che mi aveva visto muovere i primi passi.

Tuttavia, con il passare degli anni, ho avvertito la necessità di fare altre esperienze formative e da qui è iniziato il viaggio!
In questi ultimi tre anni ho avuto l’opportunità di spostarmi e ho iniziato seguendo i colleghi del Moorfields a Londra, il più antico ospedale oculistico d’Europa, lavorando poi al Souraski Medical Center di Tel Aviv, sotto la guida della Prof.ssa Anat Loewestein, tra le retinologhe più famose al mondo e donna leader nel suo campo.
Tornata da Israele, arricchita dall’esperienza e sempre aperta a nuovi progetti, con il mio maestro e guida, il dott. Alfredo Pece, abbiamo creato i WOM, Weekly Ophthalmological Meetings, incontri settimanali online con discussione di due casi clinici o chirurgici oftalmologici con esperti italiani e dall’estero. Credendo fermamente in questo progetto, che continua tuttora ad andare avanti dopo ben 15 mesi e oltre 130 relatori, il prossimo 10 Maggio terremo a Milano il primo Congresso WOM dal vivo completamente incentrato sui “mystery cases” con l’occasione di imparare dal confronto.
Sempre lo scorso anno ho svolto una Medical Retina Fellowship a Los Angeles, presso l’UCLA con il prof. David Sarraf, che da allora è  diventato il mio mentore in ambito scientifico e con il quale continuo a lavorare tutt’oggi.

 

Un caso “strano” o “complicato” che sei riuscita a gestire e risolvere?

Lavorando in Oftalmico, in pieno centro a Milano, i casi “strani” o “complicati” sono molto frequenti! Riporto quello di un’endoftalmite emorragica con macchie di Roth, vasi ialini e vitreite manifestatasi in un paziente dopo iniezione intravitreale da anti-VEGF. Il paziente era giunto alla mia attenzione durante un turno di Pronto soccorso ed è stato sottoposto nell’arco di un paio di ore a vitrectomia con prelievo vitreale e iniezione di antibiotici. L’endoftalmite, seppur rara, rappresenta una complicanza postchirurgica grave, ma se diagnosticata correttamente e trattata tempestivamente può avere una prognosi favorevole. Dedicarmi alla chirurgia vitreo-retinica è sempre stato il mio sogno ed essere riuscita ad eseguire questo intervento ha rappresentato un primo importante step del mio processo di apprendimento.

 

Un consiglio per i giovani colleghi che cominciano il loro percorso in Oftalmologia?

Consiglio ai colleghi più giovani di me di viaggiare tanto per imparare, di non ancorarsi o mettere subito radici. Le conoscenze oggi in ambito oculistico sono notevoli ed è necessario avere uno sguardo completo. Sapere come si lavora anche fuori dall’Italia è mandatorio in un mondo che si evolve sempre più velocemente. Inoltre, rappresenta un’ottima occasione di formazione e interscambio con colleghi di culture diverse. Tutti questi percorsi mi hanno arricchita notevolmente e invito pertanto chiunque sia mosso da vera passione per questa materia di essere curioso e di imparare sempre dagli altri.

In tema di endoftalmite dopo trattamento con anti-VEGF vi segnaliamo:

Sachdeva MM, Moshiri A, Leder HA, Scott AW. Endophthalmitis following intravitreal injection of anti-VEGF agents: long-term outcomes and the identification of unusual micro-organisms. J Ophthalmic Inflamm Infect. 2016 Dec;6(1):2. doi: 10.1186/s12348-015-0069-5. Epub 2016 Jan 12. PMID: 26758203; PMCID: PMC4710619.

 

Nella rubrica “Vi racconto una storia…”

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La nostra rubrica è aperta a tutti gli oculisti che sono interessati a raccontare un caso clinico ai colleghi e al nostro pubblico del web.

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