Urban Syndrome e superficie oculare

Cosa è la “Urban Syndrome” e qual è il suo impatto sulla salute degli occhi e della superficie oculare?    

La Urban syndrome è un concetto nuovo, emerso negli ultimi anni, e con cui si definisce l’insieme di sintomi oculari e sistemici, che hanno come fattori causali comuni l’esposizione a inquinanti ambientali, l’uso prolungato di dispositivi digitali e lo stress visivo associato all’ambiente lavorativo.

Nelle nostre comunità urbane la qualità dell’aria è andata incontro negli ultimi decenni ad un costante deterioramento, dovuto al crescente volume di traffico e all’aumento del numero di autovetture e di altri veicoli a motore circolanti, con conseguente crescita delle emissioni di particolato e altri residui della combustione dei combustibili fossili. Questa situazione è ulteriormente aggravata dal riscaldamento globale, che nel 2023 ha raggiunto picchi mai toccati in precedenza.

Dal punto di vista eziologico, è stato dimostrato che gli inquinanti ambientali possono far insorgere direttamente, attraverso una serie di meccanismi specifici, una condizione di infiammazione delle mucose oculari che si manifesta come una congiuntivite vasomotoria aspecifica con segni e sintomi simili a quelli dell’allergia oculare, ma senza che sia rilevabile un processo allergico o una storia familiare di allergia.

I sintomi comunemente associati all’Urban syndrome includono iperemia oculare, secrezione di muco, prurito, bruciore, secchezza, fotofobia, sensazione di corpo estraneo e visione offuscata.

Alla base della Urban syndrome c’è un’incapacità della superficie oculare di mantenere il proprio equilibrio omeostatico in risposta ad insulti aspecifici.

Bisogna a questo punto premettere che nel sistema della superficie oculare, l’insieme dei tessuti cooperano per mantenere una omeostasi critica, che assicura confort e una buona funzione visiva. Questo equilibrio è messo quotidianamente in pericolo da reiterati stimoli ed insulti, ma lo status omeostatico fisiologico è continuamente preservato attraverso una risposta immunitaria innata, strettamente regolata e denominata “para-infiammazione”. Questa forma di infiammazione innata è autolimitante e direttamente proporzionale all’intensità dell’insulto. Insulti aggressivi, come le infezioni o i danni ai tessuti, attivano meccanismi para-infiammatori, che aiutano il tessuto a ripristinare la sua funzionalità e omeostasi fisiologica. Una risposta para-infiammatoria protratta o sproporzionata può, invece, indurre il passaggio dall’equilibrio omeostatico a una condizione infiammatoria patologica.

Nella Urban syndrome si rileva una risposta infiammatoria molto acuta e sproporzionata rispetto allo stimolo degli inquinanti ambientali, che porta a un deficit sistemico e causa sintomi oculari, quali arrossamento e discomfort oculare. Un ulteriore fattore aggravante è certamente l’utilizzo prolungato di dispositivi digitali, in condizioni di illuminazione non sempre ottimali, particolarmente frequente nei giovani adulti, di entrambi i sessi, in età lavorativa.

Questo implica che la Urban syndrome ha un impatto rilevante sulla produttività questi lavoratori.

 

Trattamento

Per quanto riguarda gli aspetti comportamentali si raccomanda di non eccedere con l‘utilizzo di dispositivi digitali, laptop, PC portatili e smartphone, e di “imporsi” delle regolari pause che servano a far riposare gli occhi.

Si raccomanda anche il ricorso a misure quotidiane di igiene oculare per mantenere sempre gli occhi detersi e privi di agenti contaminanti.

Sul piano farmacologico si può ricorrere alla somministrazione profilattica, continua e costante di sostituti lacrimali che contengano, innanzitutto, acido ialuronico per le sue ben note proprietà riepitelizzanti.

Un’altra sostanza che sembra produca effetti benefici è il Glycerophosphoinositol, che svolge una funzione riequilibrante degli epiteli e riduce i sintomi legati a fenomeni irritativi.

Vedi anche:

 

 

 

Bibliografia

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