Antibiotici e citotossicità

La scelta dell'antibiotico giusto nelle infezioni oculari: quali sono i criteri a cui fare riferimento.

Il dott. Carlos Cólliga della Clinica Rementería di Madrid è un oculista con una specializzazione specifica in microbiologia e malattie infettive dell’occhio, oltre che in patologie della superficie oculare, come la sindrome da occhio secco. Gli abbiamo, quindi, posto qualche quesito in merito ad una corretta antibiotico-terapia.

Quando ci troviamo a gestire un’infezione oculare, quali sono i criteri da seguire nella scelta dell’antibiotico migliore?

Un antibiotico appropriato per il trattamento delle infezioni oculari deve rispondere a molteplici caratteristiche essenziali.

Prima di tutto, deve avere un ampio spettro di attività antibiotica per coprire tutti i possibili agenti eziologici che causano l’infezione.

In secondo luogo, l’antibiotico di scelta dovrebbe avere un basso tasso di antibiotico-resistenza per evitare sia eventuali complicanze che possono insorgere dall’infezione, che la necessità di cambiare terapia, di effettuare ulteriori esami, etc.

In terzo luogo, un buon antibiotico per il trattamento delle infezioni oculari, specialmente di quelle che colpiscono la superficie oculare (che sono la maggior parte) deve presentare un buon profilo di tolleranza, un buon profilo di sicurezza e una bassa tossicità per la superficie oculare, poiché talvolta la terapia antibiotica deve essere prolungata per parecchie settimane o più a lungo.

A questo proposito la netilmicina si distingue come antibiotico ad ampio spettro, sia per batteri Gram-positivi che Gram-negativi, e con un tasso molto basso, quasi inesistente di antibiotico-resistenza per i microrganismi isolati più frequentemente nelle infezioni oculari. Si tratta di un antibiotico aminoglicosidico con attività battericida concentrazione-dipendente, con un buon profilo farmacoterapeutico PK/PD (rapporto farmacocinetica /farmacodinamica) con una concentrazione massimale Cmax/MIC (MIC: Minima Concentrazione Inibente) più alta di 10, aspetto essenziale per la sua efficacia e per un elevato effetto post-antibiotico.

 

Per quali patologie è importante che gli antibiotici utilizzati non siano tossici per la superficie oculare?

Tutte quelle patologie in cui l’integrità della superficie oculare è compromessa, come la congiuntivite cronica, le allergie oculari croniche, la sindrome da occhio secco, in caso di utilizzo di lenti a contatto, le patologie muco-cutanee (patologie che colpiscono la pelle e le membrane mucose con lesioni vescicolari ampollose, generalmente bilaterali e ad eziologia autoimmune – come il pemfigoide), utilizzo cronico di farmaci ipotensivi topici, etc. In tutti questi casi è assolutamente necessario un trattamento antibiotico che rispetti l’integrità della superficie oculare.

In questi casi, in particolare, è ancora più importante utilizzare un antibiotico con una bassa tossicità proprio a causa del danno pre-esistente che molti di questi pazienti presentano a livello della loro superficie oculare e delle potenziali complicanze dovute all’utilizzo di farmaci che accrescono la tossicità epiteliale, come anche per assicurare un’adeguata tolleranza verso l’antibiotico e un’elevata aderenza alla terapia per il trattamento dell’infezione.

 

Qual è l’antibiotico che considera più tossico?

La tossicità degli antibiotici dipende molto dal tempo di utilizzo e dalla concentrazione, come anche dalla posologia.

Tra gli aminoglicosidi, sia la gentamicina che la tobramicina hanno riportato un’elevata tossicità sui cheratociti e su cellule di altri distretti, quali l’epitelio del tubulo renale e sono, dunque, risultati nefrotossici. A tal proposito la netilmicina è meno tossica della tobramicina a livello dell’epitelio del tubulo renale, come è stato dimostrato sia in modelli animali che in studi clinici.1,2

In studi sulla tossicità retinica delle iniezioni intravitreali di aminoglicosidi, l’antibiotico più retino-tossico è risultato la gentamicina, al di sopra di tobramicina e netilmicina.3

Per quanto concerne i fluorochinoloni, antibiotici ampiamente utilizzati in oftalmologia, l’ofloxacina si è dimostrata  significativamente più tossica della netilmicina, con un 50% di inibizione della proliferazione cellulare e della vitalità dell’epitelio corneale, mentre la netilmicina non ha alcun effetto tossico sulle stesse cellule, secondo lo stesso studio.4

 

In quale popolazione bisogna fare particolare attenzione per quanto concerne la citotossicità?

In generale dovremmo essere particolarmente cauti nel prescrivere antibiotici a popolazioni fragili, quali i bambini e gli anziani, alcuni dei quali hanno un metabolismo enzimatico danneggiato o immaturo.

In conclusione, per il trattamento delle infezioni bisogna utilizzare farmaci che siano sicuri alla concentrazione minima efficace, attraverso la via di somministrazione appropriata, per il tempo necessario senza eccedere la minima concentrazione efficace, con il minimo tasso di resistenza5, con un range terapeutico sufficientemente ampio, che non abbiano alcuna o una minima tossicità per l’organismo e, nel caso specifico delle infezioni oculari, per l’occhio.

In queste situazioni, la netilmicina topica per il trattamento delle infezioni oculari risponde a tutte queste caratteristiche ed è sicura per la somministrazione nelle persone di tutte le età.

Bibliografia

1. Dahlager JI. The effect of netilmicin and other aminoglycosides on renal
function. A survey of the literature on the nephrotoxicity of netilmicin. Scand J
Infect Dis Suppl. 1980;Suppl 23:96-102. PMID: 7010549.

2. R.J. Szot, G. McCormick, M. Chung, B. Christie, E. Weinberg, E. Schwartz,
Comparative toxicity of netilmicin and tobramycin in dogs, Toxicology and
Applied Pharmacology, Volume 55, Issue 1, 1980.
3. D’Amico DJ, Caspers-Velu L, Libert J, Shanks E, Schrooyen M, Hanninen LA,
Kenyon KR. Comparative toxicity of intravitreal aminoglycoside antibiotics. Am J
Ophthalmol. 1985 Aug 15;100(2):264-75. doi: 10.1016/0002-9394(85)90792-5.
PMID: 4025468.

4. Papa V, Leonardi A, Getuli C, Pacelli V, Russo P, Milazzo G. Effect of ofloxacin
and netilmicin on human corneal and conjunctival cells in vitro. J Ocul
Pharmacol Ther. 2003 Dec;19(6):535-45. doi: 10.1089/108076803322660459.
PMID: 14733711.

5. Milazzo G, Papa V, Carstocea B, Chercota G, Rodica P, Gafencu O, Santocono
M. Topical netilmicin compared with tobramycin in the treatment of external
ocular infection. Int J Clin Pharmacol Ther. 1999 May;37(5):243-8. PMID:
10363623.