La sindrome dell’iride a bandiera

nei pazienti in terapia per ipertrofia prostatica

Una insufficiente dilatazione pupillare con i normali farmaci midriatici può essere causata da precedenti patologici o parafisiologici a carico dell’iride; i più frequenti sono la presenza di sinechie posteriori (per pregressi fatti uveitici o per precedenti interventi chirurgici o per l’uso prolungato di miotici) e l’atrofia e la sclerosi dello stroma irideo e dello sfintere pupillare (sindrome da pseudoesfoliazione capsulare o per soli fatti di senescenza del tessuto).

Recentemente è stata descritta una nuova associazione tra scarsa midriasi e utilizzo di tamsulosin (Pradifâ, Omnicâ), un bloccante dei recettori a-1A (1). Questo farmaco viene utilizzato per trattare pazienti con ipertrofia prostatica, in quanto aumenta il flusso delle basse vie urinarie rilassando la muscolatura liscia prostatica. Gli autori definiscono come Intraoperative Floppy Iris Syndrome (IFIS) una triade di segni intraoperatori: scarsa midriasi, iride a bandiera con tendenza al prolasso nel tunnel corneale e miosi progressiva. Questo lavoro è composto da due studi: una serie retrospettiva che ha valutato 511 pazienti (706 occhi) ricercando quelli in terapia con tamsulosin e una serie prospettica, che ha valutato 741 pazienti (900 occhi), che ha rilevato la frequenza della IFIS. Nella prima serie sono stati identificati 16 pazienti in terapia con tamsulosin, di questi 10 hanno manifestato IFIS (63%). Da notare che di tutta la serie sono gli unici occhi a manifestare questo fenomeno (2%, 10/511). Nella seconda serie IFIS si è avuta in 16 pazienti (2,2%, 16/741), di questi 15 assumevano tamsulosin (il sedicesimo paziente era diabetico).

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