Il fluocinolone acetonide è oggi diventata un’opzione terapeutica autorizzata per il trattamento delle uveiti non infettive.
L’uveite è un’infiammazione dell’uvea, ovvero la tunica intermedia del bulbo oculare, interposta tra la sclera e la retina.
Questa patologia può essere classificata in base al decorso, acuto o cronico, o in base alla causa, che può essere di natura infettiva o non infettiva.
Se la causa è di natura infettiva, l’uveite sarà dovuta alla presenza di virus o batteri, se la causa è di natura non infettiva, invece, l’uveite spesso risulta associata a disordini autoimmuni.
Classificazione
A seconda della zona interessata si possono distinguere:
- uveiti anteriori;
- uveiti intermedie;
- uveiti posteriore;
- panuveiti.
Sintomi
I sintomi principali includono perdita dell’acuità visiva e aumento dello spessore della retina.
La mancanza di cure adeguate e tempestive può determinare anche complicanze gravi.
In particolare, l’uveite che interessa il segmento posteriore può portare a edema maculare, riduzione irreversibile della capacità visiva e cecità.
Uveiti non infettive
Pur essendo un gruppo di patologie non comuni, le uveiti sono causa del 5-20% di cecità legale negli Stati Uniti ed in Europa. Nelle forme di uveiti non infettive, il calo dell’acuità visiva è spesso legato alla presenza di edema maculare, vitreite o infiammazione del nervo ottico.
Scelta del trattamento
La scelta del trattamento più adeguato avviene sulla base delle caratteristiche cliniche dell’uveite in ciascun paziente, associate al grado di infiammazione, entità del calo visivo, ed evidenze scientifiche disponibili.
L’obiettivo è quello di scegliere il miglior trattamento possibile per ottenere il massimo effetto terapeutico con il minimo rischio di complicanze ed effetti collaterali. Utilizzando questi principi di terapia, è possibile la scelta di trattamenti singoli o combinati, dosi diverse e vie di somministrazione differenti.
Sulla scelta della terapia concorrono, inoltre, l’età del paziente, le sue comorbilità e la localizzazione dell’uveite (locale o sistemica, mono o bilaterale, anteriore, intermedia o posteriore).
Struttura oculare e terapia
La struttura oculare è un importante fattore limitante la diffusione dei farmaci nei diversi segmenti oculari. L’obiettivo è quello di raggiungere e mantenere concentrazioni farmacologiche terapeutiche a livello del segmento oculare più colpito dall’infiammazione.
La barriera emato-retinica
La retina ed il vitreo sono, infatti, separate dal circolo ematico dalla barriera emato-retinica che limita la diffusione in questi distretti di farmaci somministrati per via sistemica. La parte esterna della barriera emato-retinica è formata dalle giunzioni occludenti dell’epitelio pigmentato retinico, mentre la parte interna dalle giunzioni occludenti dell’endotelio dei capillari retinici. Queste barriere, che limitano la diffusione dei farmaci, hanno portato alla ricerca di approcci terapeutici diversi per la somministrazione di farmaci per le patologie della retina ed del vitreo.
Per ottenere concentrazioni terapeutiche adeguate a livello del segmento posteriore sono state adottate diverse strategie e la via di somministrazione intravitreale, che permette di iniettare diverse sostanze in camera vitrea, si è rivelata tra le più efficaci.
Prevenzione delle recidive
Per la prevenzione della recidiva dell’uveite non infettiva ricorrente che interessa il segmento posteriore dell’occhio è stato recentemente autorizzato l’utilizzo di un farmaco, basato sul principio attivo Fluocinolone Acetonide (FAc), appartenente alla categoria dei corticosteroidi, già autorizzato per il trattamento dell’Edema Maculare Diabetico (EMD).
Fluocinolone acetonide e impianto a rilascio prolungato
Il fluocinolone acetonide è un corticosteroide caratterizzato da bassa solubilità in acqua e da elevata liposolubilità, presentando inoltre la stessa attività anti-infiammatoria del desametasone.
L’inserto a lento rilascio, a lunga durata, non biodegrabile, contenente fluocinolone acetonide 190 μg, è stato approvato in Italia per il trattamento dell’edema maculare diabetico cronico che non risponde in misura sufficiente alle altre terapie disponibili e successivamente le indicazioni sono state estese alle uveiti non infettive.
Copertura a tre anni
La somministrazione del farmaco avviene a lento rilascio per via intravitreale. L’impianto, infatti, consente di somministrare una dose bassa, ma continua di steroidi con una copertura farmacologica sino 3 anni.
Questo si traduce in una riduzione del numero di iniezioni intravitreali a cui il soggetto dovrebbe essere sottoposto nel caso di farmaci che presentano una durata inferiore dell’efficacia dell’inserto.
Fluocinolone acetonide: efficacia e sicurezza
Secondo uno studio clinico sull’efficacia e la sicurezza di tale farmaco, nei primi 3 mesi dall’innesto dell’impianto si è determinato un miglioramento nell’acuità visiva e una diminuzione dello spessore della retina rispettivamente nell’82% e nel 100% degli occhi trattati, nei primi tre mesi di follow up.
Nei successivi mesi di controllo, inoltre, è stato osservato un miglioramento significativo dell’infiammazione nell’82% degli occhi trattati e solo il 36% ha, invece, presentato una recidiva.
Fluocinolone acetonide: Effetti collaterali
I più comuni effetti collaterali riscontrati sono stati un’aumentata pressione intraoculare e la formazione di cataratta, tuttavia con un profilo di sicurezza gestibile e un rapporto rischio/beneficio a favore di quest’ultimo.
Conclusioni
I vantaggi indiscussi di questo dispositivo sono, dunque, il rilascio a lungo termine del farmaco e il fatto che possa essere iniettato nel vitreo con una procedura chirurgica minore, al contrario di altre opzioni di trattamento.
In tema di uveiti non infettive e edema maculare vedi anche:
- Uveite non infettiva: classificazione e trattamento – Oculista Italiano
- Edema maculare diabetico: sicurezza e disponibilità dei farmaci steroidei – Oculista Italiano
- Weber L.F. et al. Injectable 0.19-mg fluocinolone acetonide intravitreal implant for the treatment of non-infectious uveitic macular edema. J Ophthalmol Inflamm Infect 2019; 9:3. https://doi.org/10.1186/s12348-019-0168-9
- Chen S.C., Sheu S.J. Recent advances in managing and understanding uveitis. F1000Res. 2017; 6:280.