Gestione del glaucoma e prospettive future

Abbiamo posto alcuni quesiti al Prof. Shlomo Melamed dell’Università di Tel Aviv per comprendere lo stato dell’arte e le prospettive future nella gestione della patologia glaucomatosa.

Shlomo Melamed Professore ordinario di Oftalmologia presso l’University Medical School di Tel Aviv e Direttore del Sam Rothberg Glaucoma Center di Tel Hashomer (Israele).
Shlomo Melamed
Professore ordinario di Oftalmologia presso l’University Medical School di Tel Aviv e Direttore del Sam Rothberg Glaucoma Center di Tel Hashomer (Israele).

Per la sua expertise professionale il Prof. Melamed può costituire per noi un’eccellente guida nella scoperta degli sviluppi tecnologici e scientifici più recenti.

Possiamo cominciare la nostra intervista con la Sua opinione in merito all’importanza della ricerca tecnologica.
Non vi è alcun dubbio che la ricerca e lo sviluppo tecnologico sono essenziali per una migliore diagnosi e trattamento del glaucoma.

Potrebbe illustrare ai nostri lettori le recenti applicazioni dell’utilizzo del laser nella chirurgia penetrante e non penetrante del glaucoma?
Sono attivamente coinvolto nello sviluppo e nella valutazione della Sclerectomia con laser a CO2, che è una procedura mini-invasiva finalizzata a scoperchiare il canale di Schlemm ab-externo. Ciò può corrispondere alla definizione di chirurgia “non-penetrante”, sebbene io ritenga che non dovremmo utilizzare questa espressione, in quanto tutte le nostre procedure sono in qualche modo “penetranti”.
In passato sono stati fatti numerosi tentativi di utilizzare diversi tipi di laser per la chirurgia con filtraggio a tutto spessore. Abbiamo provato il Flash-Lamp Pulsed Dye Laser per creare una sclerectomia ab-interno dopo aver colorato il trabecolato con Blu di Metilene, ma l’effetto ipotensivo era di breve durata. Sono stati utilizzati anche il laser ad olmio e persino il laser ad eccimeri (dal Prof. Carlo Traverso), ma a causa dei problemi pratici e delle complicanze correlate alla chirurgia a tutto spessore – nessuno di essi ha portato ad una procedura di routine per il trattamento del glaucoma.

Ritiene che l’expertise chirurgica manterrà un’importanza centrale con lo sviluppo di laser sempre più precisi?
È una questione complessa. Da un lato i laser sempre più sofisticati e la loro accresciuta precisione ci consentiranno di essere più accurati quando operiamo su strutture molto piccole (come il canale di Schlemm).
D’altra parte, quanto più avanzati saranno gli strumenti che avremo a disposizione, tanto più punteremo in alto, mirando ad obiettivi che sarebbero stati irraggiungibili per le nostre precedenti capacità di intervento, e ciò può richiedere una superiore expertise chirurgica.

Quali sono i principali vantaggi e limiti delle tecniche innovative rispetto alla trabeculectomia tradizionale?
Il principale vantaggio è l’eliminazione della bozza filtrante, che è l’origine di così tanti problemi quali: la sensazione di corpo estraneo, il dolore, il discomfort, la formazione di Dellen, l’ipotonia, l’infezione della bozza filtrante e l’endoftalmite.
I limiti possono derivare dall’utilizzo di tecnologie più complesse e sofisticate per nuove procedure che rendono l’intervento chirurgico più impegnativo.

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Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile