Nanotecnologie e approccio nutrizionale nel trattamento delle maculopatie

L’approccio non invasivo al paziente.

Il trattamento della DMLE e di molte patologie maculari, che possono gravemente compromettere la visione centrale, ha conosciuto nell’ultimo decennio la rivoluzione legata all’impiego sempre più ampio delle terapie intra-vitreali.
Tuttavia per la forma secca (non vascolare) della DMLE e anche per patologie gravi, quali la retinopatia diabetica e la sua temuta complicanza, l’edema maculare diabetico, o per la corioretinite sierosa centrale sono da tenere in considerazione anche altri tipi di approccio.
Consideriamo, innanzitutto, una novità che viene dal mondo delle nanotecnologie, il Laser 2RT (Ellex), presentato nel settembre 2015 al congresso ESCRS e di cui ci parla il dott. Eugenio Sancin, Oculista presso il centro Eye Care di Trieste.

Che cos’è il laser 2RT?
Si tratta di un laser retinico che, rispetto ai laser convenzionali fotocoagulanti, agisce sulla retina con un effetto di fotostimolazione. La cura con il laser 2RT, conosciuta anche come Retinal Rejuvenation Therapy, è una procedura non invasiva che stimola una risposta naturale di tipo biologico della retina trattata, per fermare la DMS. Questo è possibile grazie all’applicazione di brevissimi impulsi laser della durata di 3 nanosecondi, che non danneggiano la neuroretina.

Qual è l’efficacia del laser 2RT?
Studi clinici hanno dimostrato che l’applicazione della luce laser 2RT può fornire sia un miglioramento funzionale della retina che una regressione delle drusen, le prime alterazioni della maculopatia presenti già nelle fasi iniziali ed intermedie (vedi rif. bibliografici).

Come viene effettuato il trattamento con il laser 2RT?
Essendo una procedura non invasiva, il trattamento viene eseguito a livello ambulatoriale. Dopo aver dilatato la pupilla, vengono applicati sulla retina dei brevissimi impulsi di luce laser a energia sottosoglia: l’intervento dura pochi minuti ed è del tutto indolore. Ogni paziente viene attentamente valutato dal punto di vista clinico e strumentale, con esame OCT e soprattutto la microperimetria, un sofisticato esame funzionale, essenziale per valutare l’indicazione al laser 2RT e la sua efficacia. Il laser 2RT ha dimostrato di essere una procedura estremamente sicura ed efficace, senza che vi siano segnalati a oggi effetti avversi. Naturalmente, va effettuata presso centri qualificati. Nella maggior parte dei casi, un solo intervento è sufficiente, o può essere eventualmente ripetuto dopo sei mesi.

Per quali altre patologie è indicato il laser 2RT?
Oltre che nella DMS, il nuovo laser 2RT è indicato anche per la cura della retinopatia diabetica con edema maculare, ma può essere utilizzato anche per altre patologie, quali l’edema maculare da occlusione venosa o la corioretinite sierosa centrale: i risultati che abbiamo ottenuto sono molto soddisfacenti, e spesso senza dover ricorrere alle iniezioni intravitreali o a trattamenti con laser convenzionali, molto più invasivi.

In abbinamento all’approccio laser, come terapia adiuvante, oppure come unico approccio non invasivo rimane sempre attuale la terapia nutrizionale, basata sulla supplementazione di alcune sostanze fondamentali per la salute della retina.
Tra queste ricordiamo Luteina, Zeaxantina, Astaxantina, Omega 3, le Vitamine C e E, contenute ad esempio in Azyr Mega (SIFI).
Nel caso dei trattamenti intravitreali si può provvedere a supportare l’azione dei farmaci anti-VEGF con nutraceutici specificamente formulati, a base di estratti vegetali, carotenoidi e minerali, quali AVS Retina (SIFI).

Bibliografia
– Jobling AI et al. Nanosecond Laser Therapy Reverses Pathologic and Molecular Changes in Age-Related Macular Degeneration without Retinal Damage. The FASEB Journal 29, no. 2 (February 1, 2015): 696–710.

– Zhang JJ, Sun Y, Hussain AA, Marshall J. Laser mediated activation of human retinal pigment epithelial (RPE) cells and concomitant release of matrix metalloproteinases (MMPs). Invest Ophthalmol Vis Sci. 2012 May 17;53(6):2928-37. doi: 10.1167/iovs.11-8585

 

Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile

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