Retinopatia: attenzione alla tintura per capelli!

Quando andiamo dal parrucchiere per tingerci i capelli dobbiamo essere consapevoli dei possibili rischi di retinopatia determinata dai coloranti.

In questo articolo analizzeremo proprio questi rischi e riepiloghiamo a cosa bisogna fare molta attenzione.

Un problema estetico, ma non solo

Tingersi i capelli, perché stanno diventando bianchi o semplicemente perché ci fa piacere vederci con un look diverso, è un comportamento umano che risale alla notte dei tempi e che è sempre stato molto diffuso tra le donne e negli ultimi decenni sta diventando via via più comune anche tra gli uomini.

Non tutti forse sanno che questo trattamento cosmetico  potrebbe comportare dei rischi per la vista. Chiariamo subito che i rischi dipendono dalla tipologia di coloranti utilizzati.

Effetti sulla retina

Studio clinico

Uno studio clinico, appena pubblicato su Jama Ophthalmology, Retinopathy Associated With Hair Dye |  riporta i casi di retinopatia insorta in tre donne di mezza età in seguito all’utilizzo di tinture per capelli contenenti ammine aromatiche.

Le ammine aromatiche

Le ammine aromatiche sono composti organici caratterizzati dalla presenza di un gruppo amminico (NH2) legato a un anello aromatico, come il benzene.

Sono importanti in vari contesti industriali, soprattutto nella produzione di coloranti, farmaci e plastificanti, ma la loro esposizione può comportare rischi per la salute, come patologie oncologiche e tossicità per fegato e reni.

Le più importanti ammine aromatiche sono la benzidina, il 4-aminobifenile, la 2-naftilammina e l’ortotolidina.

Retinopatia e tintura per capelli

La retinopatia insorta in seguito all’utilizzo dei coloranti per capelli contenenti ammine aromatiche si manifesta come un distacco sieroso della retina, bilaterale e multiplo, che mima la retinopatia associata agli inibitori MEK (Mitogen-Activated Protein Kinases Kinase), una forma tuttora poco conosciuta di retinopatia che vede implicati gli enzimi MEK1 e MEK2, o entrambi.

Tempi di risoluzione

La retinopatia da tintura per capelli si è fortunatamente risolta nel giro di mesi, dopo aver interrotto l’utilizzo della tintura responsabile della reazione oculare.

Caso clinico

Uno dei casi clinici, presentati nello studio pubblicato su Jama Ophthalmology,  riguardava una donna di 61 anni, senza alcun precedente clinico, che presentava visione offuscata alcuni giorni dopo l’utilizzo di un colorante per capelli, disponibile in commercio, contenente para-fenilendiammina.

La para-fenilendiammina (PPD)

La para-fenilendiammina (PPD) è un colorante comunemente usato nelle tinture per capelli permanenti per la sua capacità di colorare efficacemente e coprire i capelli grigi.

Rappresenta il terzo ingrediente più comunemente utilizzato nei prodotti cosmetici, dopo le essenze profumate ed i conservanti

Si tratta, tuttavia, di una sostanza che può indurre dermatiti da contatto nelle persone che utilizzano i cosmetici che contengono para-fenilendiammina.

Inoltre, è anche una sostanza che può causare reazioni allergiche generalizzate in alcune persone.

Effetti sulla retina

La paziente, dello studio menzionato in precedenza, all’esame OCT presentava un distacco di retina sieroso multiplo bilaterale e un diffuso ispessimento della retina neurosensoriale.

Anche l’autofluorescenza del fondo mostrava una zona di distacco retinico sieroso ipofluorescente.

Distacco sieroso della retina

Questa forma di retinopatia associata all’uso dei coloranti per capelli rappresenta certamente un’evenienza rara.

La tossicità retinica è molto probabilmente favorita dalla presenza di lesioni della cute del capo, che favoriscono l’assorbimento sistemico delle ammine aromatiche e che potrebbero costituire la ragione della rarità di questa reazione anomala.

Risoluzione e follow-up

Questi casi di retinopatia, seppur risolti sul piano sintomatico, in un follow-up a lungo termine, rivelavano alcune persistenti anomalie all’OCT, depositi retinici iperfluorescenti a distanza di 4 anni dalla sospensione d’uso del colorante e un lento regresso dell’ispessimento della retina neurosensoriale.

Questo ispessimento potrebbe essere secondario ad una disfunzione intermittente dell’epitelio pigmentato retinico, il che suggerisce che un uso persistente colorante responsabile della retinopatia potrebbe causare una disfunzione a lungo termine dell’epitelio stesso.

Epitelio pigmentato retinico

L’epitelio pigmentato retinico (EPR) è lo strato di cellule pigmentate all’esterno della retina neurosensoriale che nutre le cellule visive retiniche, ed è attaccata in modo stabile alla sottostante coroide e alle sovrastanti cellule visive retiniche, i fotorecettori.

Coni e bastoncelli

I fotorecettori dell’occhio sono cellule nervose specializzate che si trovano sulla retina e sono responsabili della conversione della luce in segnali elettrici che il cervello interpreta come visione.

I fotorecettori si distinguono in coni e bastoncelli.

I coni sono responsabili della visione diurna e della percezione dei diversi colori

I bastoncelli sono più sensibili alla luce e permettono la visione in condizioni di scarsa illuminazione.

Rischio recidive

La retinopatia indotta dall’utilizzo della tintura per capelli presenta un basso rischio di recidive, ma solo in caso di sospensione dell’utilizzo dei coloranti contenenti ammine aromatiche.

I coloranti che hanno determinato la retinopatia devono essere sostituiti con prodotti dermatologicamente testati, che non contengono ammine aromatiche, e in particolare para-fenilendiammina.

L’assenza di recidive se si utilizzano prodotti privi di ammine aromatiche rafforza l’associazione tra para-fenilendiammina e questa tipologia di retinopatia.

Raccomandazioni

Per quanto si tratti di una manifestazione piuttosto rara è molto importante che venga diagnosticata tempestivamente.

Infatti, la rapida identificazione di tale reazione anomala consente una immediata sospensione dell’uso del colorante dannoso con l’obiettivo finale di prevenire un danno permanente all’epitelio pigmentato retinico.

Altre sostanze da evitare

Le tinture per capelli, in realtà, contengono una lista infinita di ingredienti chimici e potenziali allergeni e per sentirsi sicuri non è sufficiente utilizzare quelle che in etichetta presentano la scritta “senza ammoniaca”.

I prodotti in commercio possono talvolta contenere sostanze aggressive, che potrebbero determinare allergie o altre reazioni a causa di un utilizzo prolungato di formulazioni che le contengono.

Come per ogni prodotto che acquistiamo (non solo in farmacia) o che ci viene applicato da parrucchieri ed estetisti, soprattutto quelli che non conosciamo, il consiglio è sempre quello di leggere con attenzione le etichette riportate sulle confezioni.

Per quanto riguarda le tinture per capelli, sono diverse le sostanze da cui è meglio stare alla larga. Vediamo quali:

  • Ammoniaca: una sostanza estremamente volatile dall’odore pungente e sgradevole, che, in caso di esposizione prolungata nel tempo, può essere nociva per la salute.
  • Resorcina: ricavata dal benzene, cancerogeno di tipo 1, è irritante per la pelle, gli occhi e l’apparato respiratorio, può causare allergie ma anche una probabile interferenza col sistema endocrino. Oltre a tutto questo, è altamente inquinante e persistente nell’ambiente.
  • Oli minerali: a differenza di quanto si possa pensare, non sono affatto nutrienti ma creano un vero e proprio film sul capello, facendolo apparire lucente ma impedendo di fatto il passaggio di sostanze nutrienti ed idratanti. A lungo andare rendono il capello spento e senza tono. Oltre all’effetto occlusivo sul capello, sono spesso causa di reazioni allergiche e irritazioni.
  • Alcool: questa sostanza aggredisce il cuoio capelluto rendendo il capello sfibrato e crespo;
  • Pigmenti chimici: se presenti in alto numero e concentrazione, a causa del loro potere allergizzante, possono causare prurito e fastidio durante il tempo di posa o delle vere e proprie reazioni cutanee.

 

In tema di retinopatie rare vedi anche:

Le retinopatie legate al cromosoma X – Oculista Italiano

Rischio di NAION e Semaglutide – Oculista Italiano

Bibliografia
  • Chirpaz N, Bricout M, Elbany S, et al. Retinopathy Associated With Hair Dye. JAMA Ophthalmol. Published online September 12, 2024. doi:10.1001/jamaophthalmol.2024.3453
  • Faure  C, Salamé  N, Cahuzac  A, Mauget-Faÿsse  M, Scemama  C.  Hair dye-induced retinopathy mimicking MEK-inhibitor retinopathy.   Retin Cases Brief Rep. 2022;16(3):329-332. doi:10.1097/ICB.0000000000000969
  • Chong  HP, Reena  K, Ng  KY, Koh  RY, Ng  CH, Chye  SM.  Para-phenylenediamine containing hair dye: an overview of mutagenicity, carcinogenicity and toxicity.   J Environ Anal Toxicol. 2016;6. doi:10.4172/2161-0525.1000403

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