Diabete e occhio

Il diabete mellito rappresenta ormai un'emergenza planetaria e l'occhio è uno degli organi che possono risentire più gravemente delle sue complicanze. Prevenzione, diagnosi precoce e trattamenti appropriati sono le nostre risorse più importanti per contrastarle.    

Diabete mellito

l diabete mellito comprende un gruppo di disturbi metabolici comuni, conseguenti a una diminuzione dell’attività dell’insulina, secondaria a ridotta disponibilità di questo ormone, ad un impedimento alla sua normale azione o a una combinazione di questi due fattori1.

Caratteristica distintiva del diabete mellito è l’iperglicemia, alla quale con il passare del tempo si associano alcune complicanze: alterazioni macrovascolari, che consistono nello sviluppo di un’aterosclerosi particolarmente grave e precoce, e alterazioni microvascolari, ossia alterazioni della microcircolazione specifiche della malattia diabetica, che si rendono particolarmente manifeste nella retina, nel rene e nel sistema nervoso.

Dati epidemiologici prevedono un drammatico aumento della prevalenza del diabete in Europa, passando da 55 milioni nel 2010 a oltre 66 milioni nel 2030.

Le previsioni dell’OMS sulla futura prevalenza del diabete mellito nelle varie regioni del mondo prevedono incrementi consistenti nei paesi industrializzati, ma soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove il più facile accesso alle fonti alimentari e la contemporanea riduzione del dispendio energetico favoriranno l’incremento della malattia.

Classificazione

Le due più importanti categorie di DM comprendono il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2.

Diabete di tipo 1

È la conseguenza di una carenza insulinica totale o pressoché totale. Nella maggioranza dei casi il diabete di tipo 1 è rappresentato dalla forma immunomediata. In circa il 90% dei diabetici di tipo 1, all’esordio della malattia, può essere dimostrata la presenza nel plasma di autoanticorpi diretti verso le cellule β pancreatiche che producono insulina, potendo rappresentare la causa della loro distruzione. In questa forma di diabete, in cui esiste una carenza pressoché assoluta di insulina, questo ormone deve essere somministrato come terapia sostitutiva. Per questo motivo il diabete di tipo 1 veniva in passato definito diabete insulino-dipendente o diabete infanto-giovanile, data la sua insorgenza generalmente prima dei 30 anni di età.

Diabete di tipo 2

È un gruppo eterogeneo di alterazioni caratterizzate da gradi variabili di insulino-resistenza, alterata secrezione insulinica e aumentata produzione di glucosio. Rappresenta la forma più comune di diabete (circa il 90% della popolazione diabetica totale), ed è preceduto da una fase precoce di alterazione dell’omeostasi glucidica, definita come intolleranza glucidica. In questa fase, l’iperglicemia può essere controllata tramite una combinazione di misure comportamentali, quali dieta ed esercizio fisico, e trattamento medico, con farmaci che aumentano la sensibilità periferica all’insulina o riducono la produzione epatica di glucosio. In passato questa forma di diabete veniva chiamata non insulino-dipendente o diabete dell’età adulta o della maturità; questo termine è oggi divenuto obsoleto in quanto molti soggetti con diabete di tipo 2 alla fine necessitano del trattamento insulinico per controllare la glicemia. Inoltre, anche se più tipicamente si sviluppa con l’avanzare degli anni, viene attualmente diagnosticato con maggiore frequenza nei bambini e nei giovani adulti, in particolare adolescenti obesi con uno stile di vita sedentario.

L’aumento di prevalenza di obesità è un fattore critico associato al numero crescente di persone con diabete, in particolare la prevalenza del diabete di tipo 2 sembra crescere in modo parallelo all’aumento del tasso mondiale di obesità.

Complicanze oculari del diabete mellito

Alcune delle patologie oculari più gravi, che possono colpire i pazienti diabetici, sono: la retinopatia diabetica, l’edema maculare diabetico che insorge talvolta proprio come complicanza della retinopatia diabetica, il glaucoma e la cataratta.

Retinopatia diabetica

La Retinopatia diabetica è una delle principali cause di cecità nel mondo e si prevede che la sua prevalenza raddoppierà nel prossimo decennio. L’insorgenza di questa patologia nel paziente diabetico è collegata all’elevato livello di glucosio nel sangue, che induce danni a carico del microcircolo retinico.

Una corretta classificazione della retinopatia diabetica è essenziale per poter indirizzare la scelta della terapia più appropriata e determinare la prognosi della malattia.

In uno studio su pazienti con diabete di tipo 2 è stato scoperto che esistono tre tipi di fenotipo in base ai quali classificare le differenti tipologie di retinopatia: A,B e C. La tipologia C presenta il rischio più elevato di peggioramento, come anche una maggiore probabilità di sviluppare complicanze che possono gravemente pregiudicare  la vista. Il fenotipo A, al contrario,  presenta il rischio più basso di peggioramento e sviluppo di complicanze.

Per questa ragione una corretta diagnosi e classificazione di questa patologia sono così importanti. Oggi si possono utilizzare esami alquanto semplici da effettuare, quali la fotografia a colori del fondo e la tomografia a coerenza ottica, che possono essere ripetuti senza grandi disagi per il paziente o difficoltà per lo staff clinico. Bisogna, infatti, tenere presente che ogni soggetto affetto da diabete di tipo 1 o 2 oppure da diabete gestazionale (la forma di diabete che può insorgere in gravidanza) può sviluppare una forma di retinopatia diabetica.

Glaucoma

Il glaucoma è una patologia oculare cronica, progressiva, che determina un danno irreversibile a carico del nervo ottico, la cui causa prevalente viene individuata in un’elevata pressione intraocuare (IOP).

Il glaucoma è caratterizzato dalla morte graduale e progressiva delle cellule ganglionari retiniche e costituisce una delle principali cause di perdita irreversibile della vista a livello mondiale.

È stata dimostrata un’associazione tra diabete e glaucoma, in particolare con il glaucoma primario ad angolo aperto (POAG) che infatti costituisce la forma più frequente di glaucoma diagnosticata in individui affetti da diabete e, in generale, il tipo più diffuso nella popolazione.

Fattori di rischio

I principali fattori di rischio per il glaucoma primario ad angolo aperto includono:

  • Età avanzata
  • Storia familiare positiva per la patologia
  • Etnia africana
  • Assottigliamento dello spessore corneale centrale
  • Ipertensione arteriosa sistemica
  • Diabete
  • Miopia

Cataratta

Il diabete colpisce tutte le strutture oculari, ma il cristallino e la retina sono indubbiamente tra i distretti oculari che possono essere più significativamente interessati.

Alterazioni osmotiche, refrattive e accomodative del cristallino sono state dimostrate nei pazienti diabetici, come anche un accresciuto rischio di cataratta, poiché la cataratta insorge proprio a seguito della opacizzazione di questa struttura oculare.

Anche la cataratta, con la retinopatia diabetica e il glaucoma, costituisce una delle principali cause di cecità a livello mondiale.

La prevenzione, attraverso un controllo rigoroso dei parametri ematologici, una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo possono essere decisivi per preservare la funzione visiva nelle persone affette da diabete.

Per questa ragione tutti i pazienti diabetici, ma in particolare gli anziani, dovrebbero recarsi regolarmente dall’oculista per diagnosticare e trattare tempestivamente ogni complicanza oculare connessa a questa grave patologia sistemica.

Bibliografia

World Health Organization (2022, September 16th) https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/diabetes

Diabetes and Vision Loss (2022, December 19th). Centers for Disease Control and Prevention. https://www.cdc.gov/diabetes/managing/diabetes-vision-loss.html

Diabetic Eye Disease (2023, february 10th). National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases. https://www.niddk.nih.gov/health-information/diabetes/overview/preventing-problems/diabetic-eye-disease

Diabetic Retinopathy: Causes, Symptoms, Treatment (2022, September 9th). American Academy of Ophthalmology. https://www.aao.org/eye-health/diseases/what-is-diabetic-retinopathy

Marqués, I. P., Madeira, M. H., Messias, A. L., Martinho, A. C. V., Santos, T., Sousa, D. C., Figueira, J., & Cunha-Vaz, J. (2020). Different retinopathy phenotypes in type 2 diabetes predict retinopathy progression. Acta Diabetologica, 58(2), 197-205. DOI: 10.1007/s00592-020-01602-9

Diabetes and risk of glaucoma: systematic review and a Meta-analysis of prospective cohort studies. (2017, 18 septiembre). International Journal of Ophthalmology. https://doi.org/10.18240/ijo.2017.09.16
Rhee, D. J. (2023, 6 febrero). Primary-open-angle . Manual MSD versión para profesionales. https://www.msdmanuals.com/professional/eye-disorders/glaucoma/primary-open-angle-glaucoma

Silva Pacheco, M., & Chacón Chavez, K. (2020). Diabetes mellitus tipo 2: Cambios densitométricos del cristalino. Rev DigitPostgrado. 9(1): e187. DOI: 10.37910/RDP.2020.9.1.e187

 C'è molto di più per te se ti iscrivi qui

Mandaci i tuoi commenti, le tue richieste e le tue proposte per arricchire i contenuti del nostro portale.

    Questo sito è protetto da reCAPTCHA. Vengono applicate le condizioni di utilizzo indicate nella Privacy Policy.