In corso di glaucoma, ogni ora che passa riduce le possibilità di successo della terapia.
Quali i segni clinici
Se il vostro cane o gatto presenta uno dei segni clinici sotto elencati, la prima cosa da fare è farlo visitare immediatamente (o nel più breve tempo possibile) dal veterinario, meglio se oculista.
- Rossore, causato dalla congestione dei vasi venosi della sclera (il “bianco” dell’occhio intorno alla cornea apparirà congesto)
- Opacità della cornea. L’aumento della pressione intraoculare può danneggiare l’endotelio, lo strato più interno della cornea (il “vetro” trasparente nella parte anteriore dell’occhio). Come conseguenza si può avere un edema, che farà apparire la cornea di colore bluastro, il famoso colore “glauco” da cui la patologia trae il nome.
- Dolore. In cane e gatto può non essere immediatamente riconoscibile, ma può essere veramente molto intenso. I pazienti umani affetti da glaucoma riferiscono mal di testa feroci talora insopportabili. A seconda dell’indole di base, il nostro paziente animale può mostrarsi estremamente depresso o particolarmente reattivo/aggressivo, mostrando particolare insofferenza quando toccato intorno all’occhio. Non dimentichiamoci che cane e gatto non posso parlarci, quindi non sottovalutiamo mai i repentini cambiamenti di comportamento del nostro beniamino. E quando, ne parleremo più avanti, la situazione clinica è estrema e richiede l’asportazione dell’occhio, non dimentichiamoci mai che i proprietari spesso riferiscono di un estremo miglioramento nella qualità della vita del paziente a seguito di intervento chirurgico di asportazione dell’occhio glaucomatoso (enucleazione).
- Deficit visivo o cecità improvvisa. Il marcato aumento della pressione intraoculare causa una importante sofferenza di retina e nervo ottico, che riduce la capacità visiva fino alla completa cecità. A differenza di quanto si può credere, riferendoci all’uomo, non è facile accorgersi della cecità (soprattutto se di un solo occhio) nei nostri animali domestici. Soprattutto in ambiente domestico cane e gatto sono spesso in grado di orientarsi molto bene anche senza l’ausilio della vista. Avremo magari modo di accorgersi della ridotta capacità visiva solo cambiando la posizione a oggetti/mobili lungo il loro consueto tragitto,
- Aumento di volume dell’occhio. Il forte aumento pressorio può causare la dilatazione delle fibre collagene di sclera e cornea, determinando un aumento di dimensioni dell’occhio (buftalmo). Questo segno non è precoce e di solito si manifesta in corso di glaucoma cronico (quindi molto avanzato) o nei soggetti molto giovani
- Dilatazione della pupilla. Nelle fasi iniziali può essere moderatamente dilatata, e rispondere ancora alla luce, seppur in maniera incompleta. Col progredire della patologia o nei casi acuti con pressione molto elevata, la pupilla risulta completamente dilatata e non risponde alla luce. Il proprietario avrà l’impressione di non vedere più il colore dell’occhio o che questo sia più “nero”
- Lussazione della lente. Il cristallino può spostarsi dalla sua posizione anatomica (dietro l’iride, subito davanti al vitreo) a causa dell’aumento di volume dell’occhio che causa la rottura delle fibre che lo tengono in sede. Può anche accadere l’opposto, ovvero la lente lussata (per predisposizione genetica, trauma, uveite cronica) possa essere la causa del glaucoma.
La diagnosi di glaucoma
Lo strumento necessario a misurare la pressione intraoculare, il tonometro elettronico (sia esso a rimbalzo magnetico o per applanazione), generalmente non è presente nelle strutture veterinarie di base, ed è per questo che la visita specialistica oftalmologica è consigliata.
La visita oculistica
La visita oculistica completa permetterà non solo di formulare la diagnosi, ma anche di valutare la prognosi.
Esami specifici
In alcuni casi potrà essere necessario effettuare delle indagini particolari, che vi illustriamo in dettaglio
Gonioscopia
La gonioscopia consiste nell’usare una speciale lente che, applicata sulla cornea, permette di visualizzare l’angolo iridocorneale, ovvero l’area attraverso cui drena l’umor acqueo. Si effettua soprattutto nei casi in cui si sospetti il glaucoma primario, in base alla storia clinica ed alla razza. Generalmente è sufficiente la sola anestesia locale, in modo da poter applicare la lente da gonioscopia sulla cornea senza infastidire troppo il paziente.
Ecografia oculare
L’ecografia oculare può essere utile nei casi in cui l’occhio è già opaco e non è possibile visualizzare le strutture intraoculari. Anche in questo caso di solito una anestesia locale è sufficiente per permettere di poggiare la sonda direttamente sulla cornea o sulle palpebre tenute chiuse.
Prognosi
Sfortunatamente il glaucoma è una patologia irreversibile, salvo il caso in cui la causa determinante possa essere rimossa, come ad esempio in caso di lussazione del cristallino, in cui la lente può essere asportata chirurgicamente. Questo significa che la terapia medica dovrà essere adottata per il resto della vita del paziente.
Terapia
Generalmente la terapia consiste in una combinazione di farmaci (prevalentemente in collirio) e di controlli regolari presso l’oculista veterinario.
In casi selezionati è disponibile anche un approccio chirurgico. Purtroppo, nonostante gli sforzi terapeutici, spesso è difficile tenere il glaucoma sotto controllo e la terapia medica può risultare non più efficace in un lasso di tempo variabile.
Se la pressione è permanentemente alta nonostante la terapia, è notevole anche il dolore intraoculare, ed in caso di cecità l’enucleazione è l’indicazione migliore per trattare il dolore cronico.
La terapia medica
Il trattamento del glaucoma può essere medico, chirurgico o associato. La terapia medica è indubbiamente il primo approccio e deve essere immediata. Lo scopo principale è quello di abbassare la pressione intraoculare a livelli tollerabili dall’occhio, trattare la causa sottostante (se esiste ed è possibile), ridurre il più possibile il rischio di cecità, cercando di preservare quanta più visione possibile e, non ultimo, controllare il dolore.
La terapia deve essere impostata sempre sotto diretto e stretto controllo da parte del medico veterinario, evitate in maniera assoluta le terapie fai da te, i consigli di “chi ne sa perché anche il suo cane/gatto…” ogni individuo è un caso a sé stante e deve essere seguito dal medico.
La terapia medica consiste principalmente nella somministrazione di colliri che riducono la produzione di umor acqueo o ne aumentano il drenaggio attraverso la via non convenzionale.
I farmaci antiglaucomatosi
Diuretici osmotici
Il mannitolo si usa SOLO in caso di emergenza nel trattamento del glaucoma acuto. È somministrato per via endovenosa e richiede attenzione specialistica.
Analoghi sintetici delle prostaglandine
Aumentano il drenaggio attraverso la via non convenzionale, e sono quindi generalmente piuttosto efficaci. Somministrati una o due volte al giorno, Latanoprost, Travoprost e simili possono essere usati a lungo termine
Inibitori della anidrasi carbonica
Riducono la produzione dell’umor acqueo, riducendo così la pressione intraoculare. Tra questi si ricordano Dorzolamine e Brinzolamide. I farmaci ad uso orale non mostrano un’efficacia superiore e sono potenziale causa di effetti collaterali sistemici.
β-bloccanti
Riducendo il flusso sanguigno ai corpi ciliari, riducono la produzione di umor acqueo. Non sono tra i più usati in oftalmologia veterinaria, ma possono avere effetto sinergico con le altre terapie topiche. Specialmente in soggetti di piccola taglia possono avere effetti collaterali, in particolare se sono presenti concomitanti patologie polmonari o cardiache. Tra questi si ricordano Timololo e Betaxololo.
Vi diamo appuntamento alla terza puntata per considerare i casi in cui la terapia medica non riesca a tenere sotto controllo la patologia.
Vedremo insieme cosa è più opportuno fare e come gestire al meglio il nostro animale ammalato.
Daniele Santillo
Dott. Daniele Santillo
Med Vet, CertVOphthal, MRCVS
RCVS Advanced Practitioner in Veterinary Ophthalmology
Arezzo – CV breve Santillo
In questa sezione:
- Focus su: l’oftalmologia veterinaria
- L’occhio opaco: non solo cataratta…
- Occhio opaco: potrebbe essere glaucoma?
- Glaucoma: quando la terapia medica non funziona…