Glaucoma: quando la terapia medica non funziona…

I farmaci in collirio possono essere efficaci in alcuni casi di glaucoma primario, e nel caso non lo siano è possibile considerare l’approccio chirurgico. Come in ogni chirurgia oculare in campo veterinario, è necessaria l’anestesia generale. Lo scopo della chirurgia è ridurre permanentemente la produzione di umor acqueo, creare una nuova via artificiale di drenaggio o la combinazione di entrambi.

  • Ablazione dei processi ciliari. Può essere effettuata con un approccio esterno tramite congelamento (crioablazione) o trattamento laser (ciclofotocoagulazione laser trans-sclerale). In questo modo parte delle strutture deputate alla produzione di umor acqueo possono essere distrutte. Entrambe le tecniche non sono scevre da potenziali effetti collaterali.
  • Ciclofotocoagulazione laser endoscopica. In questo caso il laser a diodi è usato attraverso una minuscola sonda endoscopica che permette la visualizzazione e la conseguente più precisa distruzione selettiva dei processi ciliari dall’interno dell’occhio. Spesso è effettuata contestualmente alla rimozione della lente tramite facoemulsificazione.
  • Gonioimpianto. Consiste nell’impianto di un tubicino in camera anteriore (la zona tra la cornea e l’iride), creando quindi un sito di drenaggio artificiale.

Tutte le terapie chirurgiche possono essere affiancate dal trattamento farmacologico in collirio.

Nei casi in cui l’occhio sia irrimediabilmente cieco e causi dolore cronico per mancata efficacia del trattamento medico/chirurgico, occorre prendere in considerazione un approccio chirurgico che può apparire drastico: l’enucleazione. Il glaucoma, infatti, non ci stanchiamo di ripeterlo, è una patologia dolorosa che influisce negativamente sulla qualità della vita dei nostri pazienti a quattro zampe.

Nonostante spesso i segni di dolore non siano immediatamente evidenti, i proprietari di animali con glaucoma cronico intrattabile quasi invariabilmente riportano un miglioramento drammatico nella qualità della vita in seguito alla asportazione chirurgica dell’occhio. Mentre tale opzione può essere vista come “eccessiva” o “estrema”, incontrando non poche resistenze da parte del proprietario, in realtà è la soluzione migliore per il benessere di cani e gatti colpiti da glaucoma doloroso allo stadio finale. In fondo i pazienti a quattro zampe non si guardano allo specchio ed il loro aspetto esteriore è più una preoccupazione umana. Inoltre, i nostri cani e gatti possono avere una eccellente qualità della vita e fare sostanzialmente tutto quello che facevano prima del glaucoma (anche in caso di enucleazione di ENTRAMBI gli occhi), in quanto possono contare sugli altri sensi, in particolare l’olfatto, molto più di quanto possano fare gli umani.

Ovviamente, la cecità soprattutto se bilaterale DEVE essere presa in considerazione dal proprietario, che deve comunque adoperarsi per mettere in sicurezza l’ambiente in cui il proprio cane o gatto vive. La cecità è un evento che viene generalmente percepito dal proprietario come devastante, ma in realtà non dobbiamo dimenticare che moltissime delle informazioni che i nostri cani e gatti ricevono dall’ambiente sono veicolate attraverso olfatto ed udito, pertanto si adattano molto bene alla cecità, soprattutto se insorta progressivamente.

In alcuni casi selezionati è possibile optare per l’eviscerazione con impianto di protesi intraoculare. Si tratta di una chirurgia in cui le strutture intraoculari (lente, iride, vitreo, retina) vengono asportate per lasciare posto ad una protesi di silicone. Questo permette di mantenere il globo in quanto struttura anatomica, permettendo di preservare (almeno in parte) l’aspetto estetico, qualcosa che però forse interessa poco al nostro amico animale.

 

Consigli per la gestione del proprio animale cieco

In caso di cecità del proprio cane o gatto, si raccomandano alcuni accorgimenti che possono evitare ai propri animali stress inutili.

  • Cercate sempre di essere rassicuranti e di evitare rumori o movimenti improvvisi. Chiedete ai vostri ospiti di parlare gentilmente al vostro pet prima di avvicinarsi o di toccarlo. Questo vale in particolar modo per i bambini.
  • Cercate di mantenere inalterato l’arredamento e non lasciate ostacoli (borse, scarpe) sparsi sul pavimento. Assicuratevi che non ci siano aree pericolose (ad esempio: gradini alti) facilmente accessibili. Se il vostro pet è di piccola taglia, considerate l’idea di costruire una rampa al posto degli scalini.
  • Cercate di non stressare troppo il vostro pet portandolo in ambienti a lui non familiari. Se dovete recarvi in un luogo che non conosce o se non potete portarlo con voi in vacanza, considerate la possibilità di lasciarlo a casa in compagnia di qualcuno che conosce.
  • Se il cane/gatto ha accesso ad un’area al di fuori della casa (es: giardino) fate in modo che non ci siano ostacoli e che non ci siano cambiamenti importanti (piante nuove, scalini, attrezzatura da giardino lasciata in giro).
  • Se ci sono delle rampe di scale, considerate l’idea di mettere un cancelletto (come quello per i bambini) in modo che il vostro animale non corra il rischio di cadere.
  • Cercate di portare il vostro cane a fare passeggiate sempre negli stessi posti e con gli stessi itinerari. Spesso i cani si sentono più sicuri con la pettorina piuttosto che con il collare. Ricordate che il guinzaglio estensibile potrebbe essere pericoloso. Se il vostro animale è cieco solo da un occhio, ricordate di mettervi sempre dal suo lato cieco, in modo tale che non debba preoccuparsi di quello che succede dove non vede e possa vedere il mondo con il suo occhio “buono”. Un suggerimento da proprietario di cane bilateralmente cieco per glaucoma primario: i cani imparano a tutte le età e si fidano di voi: il mio vecchio fox terrier aveva imparato brevi indicazioni per la passeggiata: “gradino”, “su”, “giù”, “attento” (ostacolo improvviso sul marciapiede). Ho fatto più fatica io ad abituarmi di nuovo a condurre un cane vedente che lui ad imparare ad essere guidato da me.
  • Alcuni cani ciechi traggono beneficio dalla presenza di altri cani. Considerate l’idea di procurargli una compagnia, meglio se il nuovo cane ha la stessa taglia e lo stesso temperamento del vostro (quindi non orientatevi su un cucciolo chiassoso). Contattate il canile, potrebbero aiutarvi a trovare un cane adatto.

Daniele Santillo

Dott. Daniele Santillo

Med Vet, CertVOphthal, MRCVS
RCVS Advanced Practitioner in Veterinary Ophthalmology
Arezzo – CV breve Santillo

 

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