Occhio secco e stanchezza cronica: quale collegamento?

La sindrome dell’occhio secco (DED) potrebbe essere tra le cause della sindrome da stanchezza cronica (CFS, acronimo di Chronic Fatigue Syndrome). È quanto emerso da uno studio condotto a Taiwan su quasi 900 pazienti affetti da DED. 

Sindrome da stanchezza cronica: che cos’è 

La sindrome da stanchezza cronica è un disturbo complesso, che influisce negativamente sulla qualità della vita. La CFS è caratterizzata da affaticamento grave e invalidante e da altri sintomi, inclusi dolore muscolare e scheletrico, disturbi del sonno, ridotta concentrazione e mal di testa. Si tratta di una condizione a lungo termine e persistente, difficile da diagnosticare, in cui la stanchezza persiste anche dopo periodi di riposo. Non si conoscono ancora i fattori alla base di questa patologia, e diversi studi sono stati dedicati alla comprensione dell’eziologia della CFS.

CFS e sindrome dell’occhio secco, una possibile correlazione?

La sindrome dell’occhio secco (DED) è un disturbo multifattoriale della superficie oculare, caratterizzato da compromissione e perdita dell’omeostasi del film lacrimale e da secchezza della superficie oculare e dolore. Diversi studi hanno evidenziato che la CFS è spesso correlata a sintomi di secchezza oculare e alla sindrome di Sjögren. In particolare, uno studio clinico ha riportato che i sintomi di secchezza sono presenti in circa il 70% dei pazienti con sindrome da stanchezza cronica. Tuttavia, il rapporto tra DED e il rischio di sviluppare CFS rimane ancora non ben definito. Per questo, uno studio condotto a Taiwan ha cercato di fare chiarezza sulla correlazione tra la sindrome da stanchezza cronica e la sindrome dell’occhio secco. 

I risultati dello studio

I risultati dello studio di Taiwan hanno dimostrato che i pazienti con qualsiasi comorbidità hanno un rischio maggiore di sviluppare la CFS. Inoltre, essere affetti da una forma grave di DED sembra essere correlato in modo direttamente proporzionale allo sviluppo della CFS. 

In particolare, i pazienti con sindrome dell’occhio secco hanno mostrato un rischio di 2 volte superiore di sviluppare CFS, rispetto al gruppo di controllo che non presentava la DED. Il rischio rimane più elevato (di circa 1,6 volte) anche dopo aver normalizzato i dati per età, sesso e comorbidità.

Nello studio è stata anche esaminata la correlazione tra la frequenza delle visite mediche legate alla DED e il rischio di sviluppare la sindrome da stanchezza cronica. I risultati hanno mostrato che chi si rivolge a uno specialista una o due volte all’anno per sindrome dell’occhio secco corre un rischio quasi 5 volte più elevato di sviluppare CFS nella vita. In sostanza, i risultati hanno mostrato che il tasso di incidenza cumulativo di sviluppare la sindrome da stanchezza cronica era significativamente più alto nel gruppo di pazienti con DED, rispetto ai pazienti non affetti da sindrome dell’occhio secco. Inoltre, il tasso di incidenza cumulativo di CFS aumenta con il tempo di follow-up, quindi la patologia può insorgere anche più tardi nella vita rispetto alla DED.

Secondo i ricercatori, la possibile correlazione tra sindrome dell’occhio secco e sindrome da stanchezza cronica potrebbe riflettere una disfunzione del sistema immunitario, complicata ulteriormente dalla presenza di malattie croniche. La CFS sarebbe, quindi, una complicanza di queste condizioni. In effetti, risposte immunitarie oculari disregolate provocano danni alla superficie oculare e sono uno dei fattori che contribuiscono alla patogenesi della DED.

Conclusioni

In conclusione, i risultati dello studio hanno mostrato che il rischio di sviluppare la sindrome da stanchezza cronica è associato sia alla sindrome dell’occhio secco che ad altre comorbidità. Inoltre, l’insorgenza della DED sembra essere correlata anche con l’incidenza della CFS negli anni successivi della vita. Pertanto, la DED potrebbe anche essere considerata come marker nella pratica clinica, per migliorare la diagnosi di CFS, ad oggi ancora basata sui sintomi riferiti dal paziente. 

I ricercatori raccomandano anche ai medici di tenere in adeguata considerazione l’aumentato rischio di sindrome da stanchezza cronica tra i pazienti con sindrome dell’occhio secco e di valutare adeguatamente l’impatto di queste condizioni sulla salute generale dei pazienti.

Bibliografia
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