Lenti a contatto: contaminazione batterica dagli smartphones

Nel mondo si stima che siano 140 milioni i portatori di lenti a contatto che hanno scelto questa soluzione sia a scopo refrattivo che cosmetico. Ai numerosi vantaggi offerti dalle lenti a contatto, tuttavia, si affiancano dei potenziali rischi di infezione oculare, determinati essenzialmente da pratiche inadeguate di gestione e mantenimento delle lenti.

Come nasce un’infezione oculare da lenti a contatto?

Le lenti a contatto non adeguatamente pulite e mantenute, quando vengono indossate, alterano l’ambiente naturale dell’occhio introducendo sulla superficie oculare un carico di microrganismi provenienti dalle mani contaminate, dalle soluzioni usate per la cura delle lenti o dalle lenti stesse.

Le lenti, inoltre, interferiscono con la funzione protettiva esercitata dallo strato di mucina, che offre una naturale resistenza all’adesione batterica, ed ostacolano il rilascio di fattori antimicrobici.

Gli smartphone: complici di infezione oculare

 

Durante l’inserimento, la rimozione e la pulizia, le lenti a contatto vengono toccate con la punta delle dita ed il palmo delle mani, che a loro volta toccano tutto ciò che ci circonda, incluso l’onnipresente telefono cellulare.

Il ruolo dei cellulari

I touchscreen degli smartphone sono noti portatori di agenti patogeni in ambiente clinico, ma nonostante il numero sempre in crescita di utenti di smartphone si sa poco sulla contaminazione batterica dei touchscreen in ambiente non clinico.

Uno studio, pubblicato recentemente su Contact Lens and Anterior Eye, ha indagato la presenza di agenti patogeni batterici sulla congiuntiva, sui telefoni cellulari e nelle custodie per lenti a contatto, al fine di evidenziare delle possibili correlazioni tra i batteri isolati dai 3 siti.

Gli Autori hanno analizzato 189 tamponi da congiuntiva, telefoni cellulari e custodie di lenti, prelevati da 63 studenti universitari portatori di lenti a contatto.

Il team di ricercatori ha isolato 9 specie batteriche: Staphylococcus. aureus, Streptococcus pyogenes, Enterococcus faecalis, Shigella dysentery, Pseudomonas aeruginosa, Proteus mirabilis, Citrobacter spp., Klebsiella pneumoniae and Escherichia coli. Nove campioni (26%) da telefono cellulare e sette (21%) da congiuntiva erano contaminati con 5 diverse specie batteriche. Il livello più elevato di contaminazione è stato rilevato nelle custodie per la conservazione delle lenti in cui sono stati isolati 18 (52%) isolati batterici.

Lo studio ha rilevato gli stessi batteri patogeni sulla congiuntiva, sugli schermi degli smartphone e sulle custodie di conservazione delle lenti.

Gli smartphone rappresentano, dunque, un veicolo di trasmissione di batteri patogeni agli occhi e quindi un potenziale rischio per la salute degli occhi dei portatori di lenti a contatto.

Lo studio sottolinea la necessità di aumentare la consapevolezza delle buone pratiche di igiene delle mani e di conservazione e gestione delle lenti a contatto, come strumenti di prevenzione dei rischi di infezione che possono essere associati all’uso di lenti a contatto.

Fonte

Al Momani Waleed et al. Antimicrobial susceptibility of bacterial isolates from the conjunctiva, storage cases and mobile phones of university students using contact lenses. Contact Lens and Anterior Eye, 2019.

Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile