La chirurgia refrattiva: attualità e prospettive

Proviamo a tracciare con Riccardo Sciacca un quadro sintetico della situazione attuale della chirurgia refrattiva e delle principali “sfide” con cui ci si dovrà confrontare nei prossimi anni.

Riccardo Sciacca Direttore, dal 2004, dell’UOC di Oculistica A. USL3 CT di Acireale (CT). Si occupa da diversi anni di chirurgia oculare, particolarmente nel campo di vitreo-retina, glaucoma, cataratta, cornea ed annessi. È componente del Comitato tecnico-scientifico dell’AICCER.
Riccardo Sciacca
Direttore, dal 2004, dell’UOC di Oculistica A. USL3 CT di Acireale (CT). Si occupa da diversi anni di chirurgia oculare, particolarmente nel campo di vitreo-retina, glaucoma, cataratta, cornea ed annessi. È componente del Comitato tecnico-scientifico dell’AICCER.

Molti tra i nostri lettori conoscono Riccardo Sciacca come brillante chirurgo vitreo-retinico, in questo paper abbiamo voluto intervistarlo in qualità di esperto di chirurgia refrattiva e di padrone di casa del XVI Congresso AICCER, ospitato a Catania dal 14 al 16 marzo 2013. Proviamo, quindi, a tracciare insieme a lui un quadro sintetico della situazione attuale della chirurgia refrattiva e delle principali “sfide” con cui ci si dovrà confrontare nei prossimi anni.

Qual è la situazione della chirurgia refrattiva oggi in Italia?
La chirurgia refrattiva in Italia, dopo un grande entusiasmo iniziale, ha vissuto anni difficili a cavallo del 2000, a causa di una strana quanto ingiustificata campagna denigratoria di alcuni organi di stampa a livello nazionale.
Oggi grazie alle nuove conoscenze sul tessuto corneale, sui conseguenti processi di riparazione ed all’evoluzione tecnologica dei laser possiamo presentare questa chirurgia con un grado di affidabilità molto alto.

Quali sono i numeri degli interventi refrattivi eseguiti con Laser ad Eccimeri?
Da informazioni ricevute dalle Aziende specializzate nel settore, gli interventi eseguiti nel 2012 con Laser ad Eccimeri in Italia sono circa 94.000 con un trend negativo di circa il 3%, di questi circa il 78% PRK ed il 22% LASIK (tra Femto e microcheratomi).
Le previsioni per il 2013 sono, però, di incremento del 2% circa sul totale degli interventi, grazie alla maggiore diffusione dei Femto-Laser ed ai risultati ottenuti.

Quali sono le opzioni per ametropie elevate, cioè quando il difetto non è più trattabile con Laser ad Eccimeri?
I canonici limiti di trattamento con Eccimeri, che ricordiamo essere per la miopia 7-8 D, per l’ipermetropia 3 D e per l’astigmatismo circa 3-4 D, sono un’importante indicazione per un chirurgo refrattivo. In realtà in qualche caso con uno studio attento della cornea, del suo spessore, della sua curvatura anteriore e posteriore, dal suo trofismo e soprattutto dall’esperienza del chirurgo e dal feeling creato con il proprio Laser, questo limite potrebbe essere leggermente superato.
Per ametropie più elevate si deve ricorrere alle IOL Fachiche o alla Faco-refrattiva, trattamenti molto usati e validati dalla letteratura.

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Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile