Vedere con le dita

È possibile con i modelli tattili parlanti

I modelli tattili parlanti realizzati da una startup italiana, Tooteko, hanno l'obiettivo di migliorare la qualità di vita degli ipovedenti.

I dati pubblicati ad agosto 2014 dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riportano un totale nel mondo di 285 milioni di persone con deficit visivi: 39 milioni di ciechi e 246 milioni di ipovedenti. La disabilità visiva, oltre che importanti risvolti economici, ha un enorme impatto sociale e, quindi, ogni iniziativa volta alla riabilitazione e al sostegno delle persone con deficit visivo deve essere presa in seria considerazione. In questo contesto si inseriscono i modelli tattili parlanti realizzati da una startup italiana, Tooteko, che ha puntato su un prodotto artigianale per migliorare la qualità di vita degli ipovedenti

In molti musei del mondo sono già disponibili riproduzioni delle opere d’arte più importanti di ciascuna collezione per consentirne la fruizione a ciechi ed ipovedenti. Tuttavia tali modelli di per sé sono “muti” ed è necessaria una guida umana per integrare la percezione tattile con informazioni verbali.
La peculiarità di Tooteko è che la spiegazione può essere attivata attraverso il contatto della mano con le diverse parti dell’opera: toccando il capitello si ottengono tutte le informazioni che lo riguardano, così come sfiorando l’architrave se ne ascoltano tutti i dettagli. Le informazioni si ottengono secondo la sequenza desiderata e decisa dall’ipovedente, mentre le audioguide non possono certo seguire il processo di percezione tattile di ogni persona.
Il primo prototipo è nato come spin-off di una tesi per il master in Architettura Digitale presso l’Università di Venezia: Serena Ruffato voleva realizzare una stampa in 3D della facciata di una chiesa di Venezia e quindi disegnarne il modello tattile, ma dove porre le scritte in Braille? In quante lingue? Che spazio extra bisognava dedicare alla legenda e alle rispettive traduzioni. Per rispondere a queste domande è stato sviluppato un prototipo che oggi è diventato un dispositivo innovativo, basato sempre sulla stessa idea: associare, in un oggetto predisposto, il tocco con l’ascolto relativo a quello che si sta toccando. Se l’opera ha già un modello tattile, viene fornita soltanto la componente digitale, mentre se si tratta di un originale oppure di un’opera di grandi dimensioni viene realizzata una scansione 3D e, quindi, sviluppato un modello digitale 3D che viene dotato di sensori audio.
Tooteko si compone di tre elementi di base: un anello hi-tech, un supporto tattile dotato di tag NFC e una applicazione per tablet o smartphone.
L’anello hi-tech legge i tag NFC e, grazie alla Tooteko App, comunica in wireless con smartphone o tablet. Durante la navigazione tattile dei supporti, quando il dito raggiunge un hotspot riconoscibile grazie ad un tasto con codifica Braille, l’anello identifica il tag NFC in esso contenuto e attiva mediante la App la traccia audio relativa al punto toccato. In questo modo ad ogni hotspot corrisponde una informazione audio pertinente al dettaglio toccato.
Tooteko si basa su una tecnologia low cost e puo? essere applicato a supporti tridimensionali quali statue, architetture, opere d’arte o di design, ma anche a schede termoformate, supporti tattili.

Per maggiori informazioni visita il sito http://www.tooteko.com/

Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile